Sterilizzazione


L'assoluta tutela della salute del paziente nonché degli operatori esposti, per connessione all'attività odontoiatrica, al pericolo di contagio o trasmissione microbica (infezioni crociate), obbliga alla costante applicazione di rigidi protocolli di decontaminazione e di scrupolosi ed elevati standard di STERILIZZAZIONE che, unitamente all'etica professionale del nostro personale e all'ausilio di prodotti, macchinari e test di controllo specifici, garantiscono ai pazienti del nostro Studio l'accesso alle cure in tutta tranquillità.

In questa breve descrizione vi illustreremo nell'ordine tutti i passaggi che, con costante e monitorata ripetitività, vengono posti in essere dal personale assistente dello Studio Dentistico del dr. Barresi Fabrizio,  per ottenere e garantire il massimo livello qualitativo nel campo della sanificazione e sterilizzazione.

Una volta lasciata la sala d'attesa il paziente viene introdotto nella "zona operativa", passando quindi ad una zona a basso rischio di contaminazione, per essere fatto accomodare su una delle nostre "poltrone" dove riceverà le cure previste per quella seduta odontoiatrica.

Ogni ambiente operativo o studio viene precedentemente preparato con un'accurata disinfezione dei pavimenti, di tutte le superfici e dei piani di lavoro, delle aree operative e chirurgiche, del riunito e degli arredi (seggiolini degli operatori, servo-mobili, carrelli, ecc.) utilizzando prodotti specifici privi di aldeidi e a base di composti di ammoni quaternari.

L'impianto idrico e di aspirazione centralizzato nonché quello di ogni riunito (come "poltrona del dentista") sono sottoposti con metodica frequenza ad operazioni atte a ridurre la carica batterica, per esempio tramite l'introduzione nei circuiti di disinfettanti e detergenti enzimatici contenenti ammonio quaternario, alchilamina, antischiumogeni, etc.. I filtri (centrali e periferici) vengono svuotati e puliti giornalmente.

Va sottolineato che le superfici del riunito, che possono essere facilmente contaminabili, come l'impugnatura della lampada, i ripiani e le maniglie dei servo-mobili, il tubo del radiografico, i trade su cui poggiano gli strumenti, sono rivestiti con pellicole trasparenti di polietilene monouso.

Completano il corredo del materiale monouso gli aspirasaliva, le tovagliette per i ripiani e per il paziente, i bicchierini, i guanti, le mascherine e, soprattutto in quest'epoca Covid, sopracamici monouso, cuffie, copriscarpe, maschere facciali FFP2 con sopra le chirurgiche di tipo III, etc..

Prima di ogni seduta odontoiatrica l'assistente preparerà tutto l'occorrente necessario alle terapie previste per la stessa e, qualora sorgesse la necessità di prendere qualsivoglia ulteriore oggetto dai cassetti, l'assistente si toglierà i guanti monouso per poi rimetterne un paio puliti quando tornerà attiva sul paziente.

Gli operatori, allo stesso modo, sono particolarmente attenti a non toccare inutilmente ciò che li circonda per non contaminare la zona operativa.

Ognuno di noi, dal clinico alle assistenti è quindi sempre particolarmente attento a tutti questi aspetti ogni volta che si accinge ad eseguire e portare a termine la propria prestazione, dalla più banale alla più complessa, come è sottolineato dal fatto che nel nostro studio viene distinto il "lavaggio delle mani" in base all'attività che viene svolta:

lavaggio sociale, prima e dopo ogni paziente;

lavaggio antisettico, dopo il contatto con cute, mucose, materiali infetti;

lavaggio chirurgico, prima di procedure invasive come per esempio interventi chirurgici.

Durante ogni terapia il personale utilizza i cosiddetti D.P.I. o "dispositivi di protezione individuale".

L'uso combinato di più aspiratori ad alta velocità è un'ulteriore precauzione atta alla riduzione del contatto che può avvenire per via aerea e tramite goccioline disperse nell'aria.

Al termine di ogni seduta, con assoluta meticolosità, prima di procedere alla successiva (che vede protagonista un nuovo paziente), vengono in sequenza eseguite ulteriori fondamentali manovre.

Le assistenti, utilizzando guanti di protezione spessi che garantiscono un'ottima barriera nel maneggiare strumenti appuntiti o da taglio, eliminano tutti i monouso e le varie pellicole in polietilene gettandole in un apposito contenitore per rifiuti speciali.

Eseguono inoltre, come descritto precedentemente, il ciclo di disinfezione dell'impianto d'aspirazione della poltrona e spruzzano una soluzione pronta all'uso a base di compositi di ammonio quaternario ed alcoli su tutte le superfici dell'area operativa lasciandole agire per alcuni minuti prima di ripulire tutto.

Gli strumenti non monouso e i dispositivi medici riutilizzabili seguono invece un preciso percorso dedicato, secondo un protocollo suddiviso in fasi specifiche:

Decontaminazione
Vengono posti dall'assistente in una vaschetta ed immersi in un liquido a base di glutaraldeide al 2% che appoggia nella stanza di sterilizzazione in un piano di lavoro definito "zona sporco".

Risciacquo
Questo avviene sotto forte getto di acqua corrente.

Lavaggio
È un'operazione fatta a mano e con l'uso di una vasca ad ultrasuoni con un detergente, disinfettante sporicida a base di acido peracetico.

Risciacquo ed asciugatura
In questa fase viene valutato anche lo stato dei ferri e il loro grado d'usura.

Confezionamento
A questo punto gli strumenti odontoiatrici si trovano sul piano di lavoro definito "pulito", pronti per essere imbustati, singolarmente o in kit, in buste per la sterilizzazione in carta/pellicola conforme agli standard internazionali.
Questo confezionamento è indispensabile per mantenere i ferri sterili fino al momento del loro prossimo utilizzo sul paziente e quindi vengono imbustati, sigillati, datati e disposti in un autoclave dove saranno sottoposti a ciclo di sterilizzazione.

Sterilizzazione
Si ottiene mediante autoclavi di classe B, capaci quindi di eseguire una perfetta sterilizzazione anche delle parti interne e non smontabili di tutti gli strumenti, compresi quelli meccanici come i manipoli e le turbine ( i famosi trapani del dentista ).
Un aspetto da non trascurare è la rintracciabilità del lotto di sterilizzazione.
Scritto in un apposito "registro di sterilità" dove viene indicata la data di sterilizzazione, l'autoclave usata per quel ciclo e, nel caso si effettuino più cicli di sterilizzazione nello stesso giorno, il numero progressivo del ciclo.


In questo registro vengono scritti anche i controlli per verificare l'efficacia del processo di sterilizzazione che sono:

su ogni pacco = INDICATORE del processo di sterilizzazione avvenuta;
ad ogni ciclo = VAPOR-LINE che verifica l'avvenuta sterilizzazione al termine del ciclo specifico;
controllo settimanale = BOWIE DICK TEST (pacco prova) che rileva i difetti di funzionamento ed esclude la presenza di bolle d'aria;
controllo mensile = HELIX TEST che simula la penetrazione del vapore nei corpi cavi e porosi;
controllo trimestrale = prova biologica dell'avvenuta sterilizzazione.